giovedì 20 giugno 2013

Aforismi Mel Brooks

Mel Brooks

Mel Brooks al secolo Melvin Kaminsky è un regista, sceneggiatore, attore, compositore, produttore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense. È celebre per le sue parodie e le sue commedie farsesche.
Data di nascita: 28 giugno 1926, Brooklyn, New York, Stati Uniti d'America
Libri Mel Brooks
Film Mel Brooks
  • Ogni tanto il mondo ha bisogno di rilassarsi con intrattenimento puro. È perché io ho bisogno di soldi.
  • Tragedia è se mi taglio le dita... Commedia è se camminando cadi in una fogna aperta e muori.
  • Di solito, quando un manipolo di uomini sta assieme, scoppia una guerra.
  • Eravamo così poveri che mia madre non poteva avermi. Mi ha avuto la vicina di casa.
  • Mi piace chiacchierare a vanvera finché non trovo un pensiero valido. Prima o poi lo troverò, ma lei sarà costretta a parlarmi fin quando questo non accadrà.
  • Se Dio avesse voluto che l'uomo volasse, l'avrebbe fatto nascere con un biglietto.
  • Se i presidenti non lo fanno alle loro mogli, lo fanno al paese.
  • Sono stato accusato di volgarità. Io dico che è una stronzata.
  • Quando sono arrivato a Roma sono rimasto molto impressionato da due cose: dal Colosseo e dalla cameriera della mia stanza d'albergo. Tutt'e due avevano una struttura incredibile.
  • Sono uno degli uomini più belli del mondo. Essere basso non mi ha mai disturbato un momento. Tutti gli altri momenti volevo suicidarmi.

    • Dio è come un cameriere ebreo: ha troppi tavoli.
    • La comicità è solo un'altra difesa contro l'universo.
    • Fin quando il mondo continuerà a girare saremo sempre sciocchi e continueremo a commettere errori.
    • Ogni essere umano ha centinaia di persone separate che vivono sottopelle. Il talento di uno scrittore è la sua abilità di dare a ognuno di loro un nome, un'identità, una personalità e una relazione con tutti gli altri personaggi con cui vive.
    • Tutti possono dirigere un film, ma ci sono solo undici bravi autori.
    • Quando ho visto per la prima volta i film di Vittorio De Sica ho urlato: "Ecco! Voglio fare questo!". Nessuno come lui ha saputo fondere commedia e sentimenti. Io ho fatto un cinema più apertamente comico, ma certo in me c'è qualcosa della "lezione italiana", da Totò a Sordi. Inclusa, forse, la capacità di osservare una realtà anche non piacevole e deformarla sotto la lente della risata.
    • La lotta tra Obama e McCain sarebbe un ottimo soggetto per una satira. Ma forse non serve: la realtà può essere anche più comica della finzione.


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