lunedì 1 aprile 2013

Aforismi Usain Bolt

Usain Bolt

Usain St. Leo Bolt è un atleta giamaicano, specialista nella velocità. In virtù dei risultati sportivi ottenuti nelle più importanti competizioni internazionali, mai raggiunti da nessun altro, è considerato il più grande velocista di tutti i tempi.
Data di nascita: 21 agosto 1986, Trelawny
Altezza: 1,95 m
Libri Usain Bolt
DVD Usain Bolt

  • Da noi correre è una questione di cultura, come in Kenya per il mezzofondo. Da ragazzini voi sognate di diventare calciatori, noi sprinter.
  • Faccio una cosa molto bene, ma il talento non basta. E' il primo insegnamento che mi ha trasmesso il coach. Puoi aver talento, ma se non lavori duramente non diventi un campione.
  • Posso fare tutto ciò che mi pare, però ho anche molte più responsabilità. Ci sono tanti ragazzi che mi seguono. Devo stare molto attento.
  • Dove posso arrivare? Non lo so, ma ci provo sempre.
  • Non ho idea di quante calorie giornaliere abbia bisogno. La maggior parte degli atleti non mangia come me, ma la mia dieta prevede tutto ciò che mi pare.
  • Il mio tempo sui 100 metri era previsto da fisici e statistici americani per il 2030. Sono in anticipo di 22 anni? Bene, non mi pongo limiti.
  • Avrei bisogno di un paio d'anni di allenamento specifico per diventare realmente competitivo nel salto in lungo. Io sono uno sprinter. Con il salto non ho feeling e dovrei trovare un coach specializzato, mentre io sono felicissimo di allenarmi con Glen Mills.
  • Il mio rientro in Giamaica dalle Olimpiadi di Pechino è un'esperienza che non dimenticherò mai. Esco dall'aereo e vedo tutte quelle persone che mi aspettano sotto la pioggia, e invocano il mio nome. C'erano tutti: il primo ministro, il capo dell'opposizione... Tutti. E poi balli e canti... Stupendo.
  • Avevo forse 15 anni quando a scuola un bulletto, più grande di me di due o tre anni, mi sfida. Vincere una corsa è un gran vanto. Per molto tempo lo evito, ma alla fine cedo. Tutta la scuola è lì a guardarci. Lui scatta in anticipo e prende un bel vantaggio: a 20 metri dal traguardo si volta per sfottermi ed è lì che io lo supero. Da allora mi ha lasciato stare. Senza la corsa avremmo fatto a botte e le avrei prese.
  • Il mio gesto di esultanza è un passo di danza giamaicano che ho personalizzato. Significa "To the world", dalla Giamaica a tutto il mondo. E' venuto per caso però ha attecchito: ho visto anche dei bambini giapponesi che lo facevano.
    • Il Giappone è una delle mie mete preferite, lo adoro. La gente è gentile, ti aiuta e sa divertirsi: non a caso è la patria dei videogames!

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