domenica 18 marzo 2012

Aforismi Claudio Amendola

Claudio Amendola (Roma, 16 febbraio 1963) è un attore, conduttore televisivo, produttore televisivo e doppiatore televisivo italiano. È il figlio degli attori e doppiatori Ferruccio Amendola e Rita Savagnone e padre della doppiatrice Alessia Amendola. È sposato con l'attrice Francesca Neri.



Di seguito le frasi celebri di Claudio Amendola:

  • È come Carosello ormai. Si va a letto dopo Vespa.

  • [Su I Cesaroni:] Per me interpretare la parte di Giulio Cesaroni significa giocare in casa. È un personaggio che mi assomiglia parecchio per carattere, ma soprattutto assomiglia a tante persone che ho conosciuto, crescendo anch'io in un quartiere popolare di Roma.

  • Da ragazzo cercavo nell'infedeltà la gratificazione.

  • Ricordo una volta, da piccolo, Enrico Berlinguer. Un giornalista gli chiese: "Lei è comunista ma che dice dell'isola di proprietà della sua famiglia?" Berlinguer disse: "Non rispondo a domande cretine".


  • Negli ambienti gay io sono molto considerato. Per me è un motivo di orgoglio. Se piaci ai gay vuol dire che in te c'è molta mascolinità.



  • Un indigeno si fa il tatuaggio della sua tribù, un romano si fa il Colosseo.


  • Tutta la televisione oggi è adulazione.


  • Sono cresciuto in una casa piena di libri e di buonissima musica. Abbado e Pollini erano di casa e dopo cena suonavano.


  • [Sul paragone tra Giulio Cesaroni e i personaggi drammatici interpretati in precedenza] Sono anche un attore brillante, diciamo pure un comico.

  • Paolo Di Canio è il laziale più rosicone della storia.



  • I grandi nostri registi di oggi non sono grandi come quelli di ieri, si è riempito il buco in mezzo e il B movie è stato soppiantato dalle B fiction.

venerdì 9 marzo 2012

Aforismi Nicola Savino

Nicola Savino (Lucca, 14 novembre 1967) è un conduttore radiofonico, conduttore televisivo e imitatore italiano.



Di seguito le frasi famose di Nicola Savino:

  • L’attenzione media di tutti noi telespettatori è calata, dopo un minuto lento, cambiamo subito canale perché ormai siamo abituati a condurre una vita "multi-tasting", con più telefoni, facebook e youtube.

  • Con l'ironia riesco a fare qualsiasi cosa ma se si inizia a entrare nel mood di un tappeto musicale di venti minuti per la nomination, di un ora per dire chi è stato eliminato, lo dico subito che non mi interessa.
  • Guardando Matrix, o Porta a Porta, o Chiambretti, non sai se sta succedendo lì in quel momento o invece è successo giorni prima. La trovo una cosa sleale nei confronti del telespettatore.

  • La tv non è più il mezzo di riferimento, ma uno dei tanti mezzi. Le prime volte che ho scoperto Youtube ho avuto la netta sensazione che la Tv potesse da lì morire, poi per fortuna è andata diversamente, ma ha creato nuovi scenari. Ora puoi passare una serata a ridere, intattendendoti ed informarti con Youtube. E’ la vera interattività. Da questo punto di vista, i giovani sono più fortunati. Riguardo alla voglia di informarsi e di fruire di qualcosa di nuovo.
  • Le nuove generazioni possono sembrare peggiori delle precedenti ma è lo stesso che dicevano a me quando io ero sedicenne.

  • La tv così come la società e tutto il resto è cambiata. Anche il calcio banalmente è diventato veloce, con un ritmo insostenibile. Una partita di calcio di dieci anni fa non è come una partita giocata oggi. Ora nessuno molla più un centimetro, né in televisione né nella vita.