domenica 30 ottobre 2011

Aforismi Donatella Versace

Donatella Versace

Donatella Versace è una stilista italiana, sorella di Gianni Versace, il fondatore dell'omonimo impero della moda Versace.
Data di nascita: 2 maggio 1955, Reggio Calabria








  • La spinta creativa, comunque si esprima, equivale alla ricerca del nuovo ed è perciò un indice di gioventù mentale.
  • Gli ambiti in cui io vedo esprimersi meglio novità, fantasia, ricerca sono quello musicale e quello del design di moda
  • All’inizio mi sono divertita. E tanto. Ma la cocaina ti racconta una bugia al secondo. Tu pensi di poterla controllare, ma è lei che controlla te.
  • Le ragazze e i ragazzi hanno una grande voglia di vestirsi, si impegnano nella ricerca di un loro stile personale che non prescinde però dai suggerimenti della moda. Hanno adottato quello che chiamo uno stile individualista, che significa che ciascuno prende dalle proposte di ogni stilista ciò che più gli aggrada, mescolando il tutto. Con una buona dose di creatività individuale. Questa creatività contraddistingue i giovani di ogni età.
  • In passato i ragazzi vestivano copiando i loro padri. Poi c' è stata la ribellione dei primi anni Settanta, hanno cominciato a vestirsi in modo autonomo, ma hanno adottato le divise, che servivano a inviare messaggi politici. C' erano leader carismatici, persone che davano la linea politica ma anche lo stile di vita e di conseguenza un certo tipo di abbigliamento. Era comunque un modo di vestire che implicava una ricerca, un' attenzione a quello che si indossava. In quel momento la moda era importante. Poi tutto questo è venuto a mancare.
  • Gianni non si drogava né beveva, andava a dormire presto. Una notte feci tardi con gli amici. Al mattino dovevo essere da Gianni, per la sfilata. Non mi svegliai e al pomeriggio trovai lui ancora ad aspettarmi e mi disse: "Non mi importa quello che fai ma devi sapere come e quando farlo". Poi non volle più affrontare l’argomento [della droga]. Dopo non avrei più potuto permettermi di arrivare tardi: Gianni non c’era più.
  • L'abito ha bisogno di un'anima, chi sfila fa vivere il vestito, che da solo non potrebbe portare il messaggio giusto.
  • Non pensiamo alla Borsa, però siamo organizzati come se fossimo una società quotata, con dati trasparenti e report a scadenze fisse. Così abbiamo i vantaggi dell'organizzazione interna come se fossimo al listino e la libertà di un'azienda di famiglia. Il meglio di tutte e due, una situazione ideale.

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